TE 2, Ye Men

Nome principale

Ye (R.5696) liquidi (Ye di Jin Ye)

Men (R.3426) porta

Nomi secondari

Ye (R.5700) ascella

Men (R.3426) porta

Ye (R.2353) sostenere le ascelle

Men (R.3426) porta

Tai (R.4660) grande, frequente

Yin

Yang (della coppia Yin Yang)

Segni generali

Cefalea, febbre intermittente,

Manca di energia difensiva, assenza di sudorazione

Paura, demenza, delirio verbale

Le 5 epilessie  Wu Xian

Congiuntivite, cataratta, lacrimazione, secchezza oculare

Diviene bruscamente sordo, faringite, naso chiuso, ronzio,

Gengivite, dolore ai denti, parotite, carie ai denti

Palpitazioni, angoscia

Respiro corto

Quattro arti freddi a causa dello Yin

Nevralgia brachiale, non può sollevare le braccia

S.de M.

Risponde a CV 5

Duron

Tratta la mancanza di energia difensiva

Disperde le infiammazioni del SJ-S

Tratta le malattie del vento

Bai Zheng Fu

Associato a Lu 10 tratta il dolore della gola

Jeffrey Y

Il SJ raffredda il calore ed àncora lo Yin:

  • Te 1Sg ( secchezza) o TE 2 o  TE 3; St 9 raffredda il calore agli occhi e nell’ipertiroidismo
  • TE 2, TE 9, per i denti
  • TE 6, TE 2, TE 1Sg : ipercorticosurrenalismo .

TE 2 si usa per il  calore che si manifesta al viso, agli occhi alle orecchie, gola denti.

Tonifica i liquidi notturni (YE) per sopportare il Jing, cervello e colonna, regola i liquidi della parte superiore del corpo.

Indicazioni funzionali

Permealizza i meridiani

Vivifica i Luo

Drena i gas nelle flautolenze

Purifica ed elimina il calore perverso del SJ

S.I.d.A.

 Ye Men ha le stesse indicazioni del TE 1 nel portare acqua nella parte superiore del corpo e agli orifici ma in più ha una relazione con il cervello e il midollo. Il sintomo specifico "manca di energia difensiva" fa pensare che sia più indicato nei pazienti con poca energia Wei come  anziani e defedati. Quando non si ha la energia Wei necessaria per espellere la Xie e si cerca il male minore mettendola in latenza. Qundi Ye Men si usa quando si vuole trattare le il calore del torace e degli orifici della faccia mettendo in latenza la Xie: afte della bocca recidivanti, congiuntiviti croniche, otiti croniche, tracheo-laringiti croniche e problemi del cervello (?).

 

Dante De Berardinis, Mauro Navarra, Carlo D’Ammassa, Sinoma Lattanzi, Guido Bernardini.

Ti ringrazio Massimo del tuo commento e  contributo che mi hai mandato e che subito metto a disposizione di tutti gli amici del blog.

“Caro Dante,

cari Mauro, Carlo e Guido, un saluto anche a Simona che non conosco.

Ti ringrazio dell’accoglienza riservatami (vedi TE1), in verità mi sarebbe piaciuto un qualcosa in più, come per esempio un commento a quanto da me detto, in modo da intavolare un dialogo, fondamento della crescita.  Colgo quindi questa nuova occasione per stimolare il dialogo offrendoti io un commento a quanto affermato su 液門yè mén, la porta dei liquidi densi, sperando di fare cosa gradita.

Io penso, e questo è anche il pensiero della Scuola alla quale appartengo, la Scuola di Agopuntura Tradizionale della Città di Firenze, che quando cerchiamo di fare una analisi e quindi una sintesi sul senso, il significato, di un punto di agopuntura, occorre necessariamente avere una visione globale del punto.  Mi spiego meglio: non posso prendere solo un sintomo, anche se significativo, per dedurre il senso della totalità delle funzioni del punto.  Per esempio trovo difficoltà a sostenere che siccome tra i sintomi di关沖guān chōng c’è “non suda” allora la sua funzione è quella di portare i liquidi in superficie, (come mi pare di aver capito). Anche perché questo sintomo lo troviamo anche in液門yè mén, in少澤shǎo zé , in前谷qián gǔ, in中沖zhōng chōng, in勞宮láo gōng, in魚際 yú jì, in 商陽 shāng yáng, solo per citare alcuni punti, per cui non sembra essere un sintomo specifico, ma una modalità espressiva ove insistono meccanismi diversi tra loro, ed il nostro compito dovrà necessariamente essere quello di differenziare tali meccanismi che concorrono allo stesso sintomo.

Nel valutare un punto dovremo quindi  tenere di conto anche di altri aspetti che inevitabilmente concorrono alla sua azione, come per esempio la localizzazione, poi il sistema di appartenenza (quindi il movimento, il viscere), le funzioni a lui attribuite, oltre che i sintomi ascritti.  Il nome del punto rappresenta infine l’estrema sintesi che altri, in tempi passati, hanno fatto. Comprendere l’essenza del nome significa comprendere il ragionamento che ci sta dietro, e questo spesso è molto difficile in quanto occorre una conoscenza della cultura che ha generato tale nome.

La difficoltà che spesso trovo nel leggerti è relativa al fatto che tendi ad offrire le conclusioni (ripeto legittime e condivisibili) senza accennare al modello applicato. Come dire: da Pisa vado a Roma senza però accennare se passo da Firenze, da Grosseto o da Siena.

Quello che a me piacerebbe riuscire a comprendere (purtroppo per ora non ci riesco) è il modello che la tua Scuola, la S.I.d.A, adotta per delineare il senso del punto.  Quando per esempio dici: Ye Men ha le stesse indicazioni del TE 1 nel portare acqua nella parte superiore del corpo e agli origici ma in più ha una relazione con il cervello e il midollo.”, fai delle affermazioni, ossia tiri delle conclusioni, legittime e condivisibili, ma ciò che non emerge è il percorso che porta a queste conclusioni e quindi il modello che usi.

Fatta questa premessa che vuole essere in sostanza una spiegazione delle difficoltà che io trovo nel seguire i tuoi ragionamenti, vorrei accennare al modello che la nostra Scuola adotta nel delineare il senso dei punti.

In primo luogo ti offro i dati in nostro possesso su 液門yè mén (2TBo 2TE o 2TR a seconda della nomenclatura adottata), i sintominon sono aggiornati con quanto detto da J. Yuen nell’ultimo seminario sulla endocrinologia.

I sintomi che abbiamo trovato nei vari testi sono stati suddivisi per settori.

Generali: edemi della faccia, del collo, del tronco, i quattro arti sono gelati e gonfi, cefalea, testa congestionata e dolorosa all’opposto, cefalee con congestione del viso, freddolosità e febbri che si alternano periodicamente precedute da accessi di tristezza, assenza di traspirazione nelle malattie da calore, vertigini, svenimenti, vertigini dovute ad affezione della VB con raffreddamento, lipotimia con raffreddamento, vento freddo calore,

Viso: edemi della faccia,

Occhi: occhi rossi, l’occhio opposto è scarlatto e lacrimoso, congiuntivite, visione torbida, nell’occhio ci sono delle macchie nella cornea, rugosità degli occhi, lacrimazione, annebbiamenti, rossore degli occhi e gocciolamento, palpebre inerti, secchezza degli occhi.

Orecchi: l’orecchio opposto è doloroso, ronzio alle orecchie, sordità, a volte anche sordità improvvisa,

Naso: naso ostruito;

Bocca: gengive dolorose, carie del mascellare inferiore, odontalgia del mascellare superiore, gengivorragie.

Psiche: angoscia, perdita della memoria, emotività, paura, spirito tremante, parole stravaganti, propositi incoerenti, discorsi deliranti e sovreccitazione che arriva fino alla follia, facies rossa e pianti, follia Kuang, malattia da calore che inizia con uno stato di tristezza,

SNC: epilessia, le cinque epilessie,

Gola: gonfiore e dolore della gola, infiammazione della parotide o della ghiandola sotto mascellare gonfiore e dolore della gola, gonfiore dell’esterno della gola, presenza di polipi all’interno, faringite, laringite,

Collo: dolore della nuca,

Torace: soffio corto, difficoltà respiratoria sia in inspirazione che in espirazione, palpitazioni,

Arto superiore: nevralgia cervico-brachiale che attacca braccio, gomito, avambraccio lateroposteriore, polso posteriore e dorso della mano, geloni del dorso della mano che arrivano fino agli avambracci, debolezza della mano che non si può né alzare, né abbassare, debolezza con iperlassità articolare, gonfiore del dorso della mano, gonfiore e rossore del dorso della mano, contrattura delle cinque dita, assenza di forza nel pugno,

Le funzioni attribuite ad esso (e che andrebbero interpretate) :

          permeabilizza i meridiani,

           vivifica i Luò,

           calma lo Shén,

           drena i gas nelle flatulenze,

           dissipa gli ammassi di alimenti,

           elimina il calore nel TR,

Altra cosa da tener conto per questo punto è il fatto che appartiene ai五俞 wǔ shù, gli shù antichi, e precisamente è il punto 榮róng del三焦 sān jiāo, avrà quindi un forte impatto sulle funzioni (cioè sulla fisiologia oltre che sulla fisiopatologia) di questo viscere.

Inoltre in quanto punto榮róng è in rapporto con la 營氣yíng qì e quindi con 血 xuè il sangue, e quindi con gli液 yè la frazione densa dei liquidi.

Come punto榮róng del三焦 sān jiāo è poi in rapporto con l’energia freddo secondo l’ottica 3+2 dei五行 wǔ xíng, i 5 movimenti, e con il movimento acqua secondo l’ottica 4+1, degli stessi.

Infine, ma non per ultimo, si colloca alla mano per cui risponde al suo simbolismo, avrà cioè una azione prevalente nello spazio e nel presente, che si traduce nella capacità a gestire nel presente ciò che è alla mia portata, ciò che sta attorno a me.

Questi sono più o meno i dati da cui partire per fare una sintesi su液門yè mén.

Per delineare la funzione fisiologica di un punto appartenente ai五俞wǔ shù, gli shù antichi, il modello da noi adottato è quello dei 五行 wǔ xíng, i 5 movimenti, secondo l’ottica 4+1 che stabilisce le modalità organizzative della struttura interna di un sistema.

In questa ottica 液門yè mén offre la Virtù dell’Acqua alle funzioni del三焦 sān jiāo.

Il 三焦 sān jiāo, nell’uomo, è uno dei 4 ministri del movimento Fuoco, ed il suo compito specifico è laTestimonianza del Possesso, è infatti connesso con l’identità personale (素問 Sù Wèn 8) e con le sue manifestazioni, per cui, nell’uomo, gestisce gli aspetti sociali del movimento Fuoco. Esso attua questo compito attraverso 3 grandi funzioni:rilasciare (原yuán), alchimia (元 yuán) canalizzare (水道 shuǐ dào).

液門yè mén offre (in quanto punto Acqua: implosione, ripiegamento all’interno, tesaurizzazione) all’intero 三焦 sān jiāola capacità di regolare le proprie funzioni sulle specifiche necessità dell’interno. È questo il senso di 智 zhì, la Virtù dell’Acqua, nel preservare le risorse innate.

In sintesi液門yè mén offre alla tendenza espansiva del三焦 sān jiāo (che la possiamo vedere come il guscio di una spinta gravitazionale, che va oltre i miei specifici confini materiali, e che distingue dove io termino ed inizia il resto), la forza gravitazionale, ossia la tendenza ad attrarre verso il centro origine ciò che trovo, ciò con cui il mio soffio esperienziale viene in contatto.

Questo concetto gravitazionale applicato ai津液jīn yè, alla loro canalizzazione, significa tendenza alla trasformazione dei 津jīnin 液. Mi spiego meglio.

Anche se nei Testi non si fa menzione di una separazione decisa tra津jīne液yè, ma vengono considerati sempre associati (come yīn e yáng, ove sta l’uno si colloca anche l’altro, sebbene in proporzioni diverse), si può pensare (ai fini della comprensione) i津jīn come quei liquidi che dalla profondità vanno in superficie, qui vengono in contatto con la diversità presente nel territorio sociale ed in virtù di tale contatto sono trasformati in液yè (cap. 81 del靈樞Líng Shū).  Gli液yè così formati andranno dalla superficie alla profondità, portando l’esperienza nell’essenza.

Per questo液門yè mén ci parla della porta dei liquidi液yè e per questo è un punto del 三焦 sān jiāo, e per questo è il punto榮róng.  Come conseguenza avremo che液門yè ménfavorirà in modo indiretto l’arrivo degli液yè al rene, e questo significa nutrire l’aspetto yīn del rene stesso, cioè sostenere髓suǐ, i midolli, e togliere il calore dal corpo, (難經六十八  Nán Jīng liù shí bā, difficoltà 68 del Nán Jīng).

In sintesi potremo dire che液門yè mén mi parla della mia specifica capacità di trasformare una qualunque esperienza in un evento nutrizionale e,di conseguenza, del calore o della freddezza con la quale stabilisco i miei rapporti sociali.

In fisiopatologia occorre poi considerare le condizioni di insufficienza e di eccesso della presenza del movimento Acqua nelle funzioni del三焦 sān jiāo.

Ma, vista la pesantezza della mail, vorrei, per adesso, soffermarmi qui.

Con affetto,

vostro Massimo

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