Una strana dermatosi perineale

Motivo della consultazione

Signora di 65 anni chiede una visita per prurito, pelle secca, dermatosi con piaghe alla vulva con secchezza vaginale e nella zona perianale. Insonnia.

I sintomi sono iniziati da circa 5 anni  dopo la rottura di una relazione sentimentale decisa dalla paziente stessa perché sentiva che il compagno era un "vampiro emotivo". 

Sempre da 5 anni  ha la sensazione  come di una barriera verso l’uomo / partner.

Riferisce che da bambina era condizionata dalla madre che la faceva sentire "sporca", le controllava le mutandine durante l’adolescenza. 

Diagnosi

Blocco della fase evolutiva al 1° Po

 

Terapia

  • GV1  -  CV15
  • GV2  - CV13 
  • LU7 destra 
  • SI3 destra 

 

Andamento clinico

Dopo 4 sedute il prurito è scomparso, dorme meglio, buon umore, sta mettendo a posto diverse cose economiche e affettive che erano nel cassetto da tempo, "ha imparato a dire no", vive la vita "meno emotivamente" 

La vagina è lubrificata come non lo era da decenni.... 

Una possibile spiegazione

Nella paziente il blocco della salita  dei Po-Hun-Jing lungo la colonna provoca un accumulo in basso che , come ogni stasi, genera col tempo Calore-Fuoco che secca e altera la la struttura fisica con formazione di piaghe e sanguinamenti. 

Il caso clinico è interessante perché dimostra che un’alterazione  della succesione dei Po, durante la vita, oltre a un disagio psichico può dare origine anche a una malattia fisica.

La successione dei Po.

La salita del Jing-Po con le sue sette teppe lungo il Du Mai rappresenta, simbolicamente, l’ascesa e l’evoluzione delle varie forme fisiche e mentali che parte dall’infanzia fino ad arrivare all’uomo “completo”.

Salita del Jing, Po e Hun  lungo la colonna

Il San Jiao ha la funzione di far salire il Jing Qi  e la Yuan Qi lungo la colonna- midollo verso il Cervello e con questi salgono il Po e lo Hun. Il Jing, infatti, è legato al Po che durante la vita è sempre  legato allo Hun. Questi  si separano, infatti, solo nel momento della morte: lo Hun torna al Cielo e il Po alla Terra.

Zhenjiu Jiayi Jing, Libro 1° cap. 1° ci ricorda che il Jing è legato al Po:

“Ciò che segue lo Spirito nell’andata e ritorno si chiama Hun; ciò che entra ed esce con il Jing si chiama Po”

Anche il L.S. al cap. 8 conferma il legame tra Jing e Po:

“Ciò che esce ed entra con il Jing si chiama Po”

Il cap. 78 del L.S. precisa che il Po è legato al Polmone:

Il Polmone conserva il Po”

 

La trasformazione del Jing che avviene durante la vita, è descritta nel cap. 1 del S.W. dove troviamo le caratteristiche del Jing nella sua evoluzione temporale seguendo un ciclo di sette anni per la donna. Le sette variazioni del Jing corrispondono ai sette Po, dalla nascita fino alla fine della vita. In queste trasformazioni il Po è strettamente legato allo Hun come possiamo dedurre dal cap. 12 dello  Zhenjiu Jiayi Jing  Libro VI:

“…a ottanta anni il Qi del Polmone declina, lo Hun e il Po si disperdono è per questo che spesso le parole sono confuse”

Nel L.S. nel cap. 54 è ancora più chiaro il riferimento allo Hun e al Po implicati nell’evoluzione temporale della vita.

Huandi domanda:

-Che cosè lo spirito? Qi Bo risponde: quando il Sangue e il soffio sono in armonia, Ying Qi e Wei Qi circolano normalmente, i cinque organi sono formati, lo Shen e il Qi dimorano nel Cuore, Hun e Po sono completi (Cheng). Allora si diventa un uomo completo.”

Il superamento di un Po e il passaggio al successivo implicano la funzione del Polmone di “rilasciare” il Po precedente e la funzione di “raccolta” di quello successivo  nella salita lungo “la scala della vita”. Il disagio psichico, allora, può trovare la sua origine non solo dal blocco del PC e del SJ sul Cuore (sull’espressione del mandato, Ming)  ma anche  dalla difficoltà della trasformazione (rilasciare e raccogliere) che non permette la successione dei Po che è necessaria per la normale evoluzione della vita.

Secondo questo punto di vista, la patologia diventa un pretesto per l’evoluzione, un tentativo di prendere coscienza di una trasformazione che non si compie. Tale patologia a questo livello è di carattere psico-emotivo, ma trattasi di un passaggio dovuto nella prospettiva di prendere coscienza del blocco evolutivo.

 

Terapia

La caratteristica clinica del disturbo da alterazione della trasformazione e, quindi, della salita del Po, è la ciclicità della sintomatologia: ansia, depressione ma anche cefalea e altro che compaiono periodicamente.

Ogni Po è l’espressione  di un aspetto evolutivo e rimane attivo circa sette anni. I sette Po sono attivati dai punti del Du Mai e dai punti del Ren Mai.

Quando si tratta il Po nel senso di evoluzione individuale, vanno trattati contemporaneamente un punto sul Du Mai e uno sul Ren Mai. I punti sul Du Mai partono da GV 2 e arrivano a GV 9; i punti sul Ren Mai  partono dal CV 13 e arrivano al CV 6.

Esistono poi due punti che vanno sempre trattati e che sono sempre da aggiungere alla terapia di base: CV 15 e GV 1, punti  Luo del Ren Mai e del Du Mai.

Hanno un andamento inverso, cioè i punti legati al Du Mai vanno dal basso verso l’alto mentre quelli legati al Ren Mai vanno dall’alto verso il basso.

Caratteristiche e terapia di ciascuno dei sette Po 

Primo Po

Il primo Po è in relazione con la nascita e l’infanzia, evoca la dinamica Polmone-Rene. Per la fertilità, infatti, il Rene deve cogliere il soffio del Polmone altrimenti non si ha la vita. I primi sette anni di vita rappresentano l’amore incondizionato, la dipendenza dagli altri. Rappresenta, anche,  l’accettazione delle proprie debolezze.

Le persone con un blocco a livello del primo Po, manifestano caratteristiche di eccessiva dipendenza e incapacità di autonomia rispetto agli altri.

E’ chiaro che quest’atteggiamento è normale nei primi anni di vita ma diventa patologico se persiste per tutta la vita.

Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 2, CV 13

 Secondo Po

Il secondo Po è in relazione con l’adolescenza ed esprime il rapporto tra il Rene e il Fegato. E’ la  capacità di creare, di produrre da soli, di immaginare,  peculiarità del Fegato.

Le persone con un blocco di questo Po sono incapaci di creare, di immaginare, di seguire una propria strada. Infatti il bambino nell’adolescenza si stacca dal mondo che è stato impostato dai genitori perché ha bisogno di affermare la propria creatività, la capacità di affermarsi come individuo e rendersi autonomo.

Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 3, CV 12

Terzo Po

Il terzo Po è in relazione con l’inizio dell’età adulta ed esprime la dinamica Rene-Milza. Corrisponde alla capacità di giudizio e dell’accettazione del giudizio. E’ la comparsa del senso della morale e dell’influenza che ha il giudizio degli altri su di noi. Corrisponde anche alla capacità di accettarli ma soprattutto il conflitto tra ciò che si dovrebbe fare e ciò che è meglio fare. Il terzo Po esprime la relazione tra i condizionamenti sociali e le responsabilità delle proprie azioni

La persona con un blocco del terzo Po  ha la cosiddetta sindrome di Peter-Pan, rimane bloccata alla fase adolescenziale con incapacità a prendersi le responsabilità, vuole continuare a sognare,  evadere, giocare.

Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 5, CV 11

 Quarto Po

Il quarto Po è in relazione con l’età adulta ed esprime la dinamica Cuore-Milza. Si può notare che  a partire da questo Po esce di scena il Rene ed entra il Cuore. Il quarto Po è l’età adulta, le relazioni sociali ma anche con le menzogne e la necessità di mentire per ridurre il conflitto tra Cuore (sentimenti) e Milza (pensiero e ragione).

E’ la capacità d’integrazione all’interno di una società, la capacità di stare alle regole e scendere a compromessi.

Le persone che sono bloccate a questo livello sono legate alle menzogne e alle bugie, per diminuire il conflitto che si crea tra il Cuore nel senso di aspirazioni e la Milza come ragionamento che permette di rimanere inserito in un contesto sociale..

Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 6, CV 10

 Quinto Po

Il quinto Po è in relazione all’età più avanzata ed esprime la dinamica Cuore-Fegato. E’ l’onore, il rispetto per ciò che si è. Questo Po si ricollega al terzo Po come capacità di prendersi le responsabilità, ma qui si tratta del ruolo sociale in relazione con quanto si è costruito fino a quel momento, è assumersi le responsabilità delle proprie scelte.

Il quinto Po è legato al giudizio che ognuno ha di sé a differenza del terzo Po che è molto legato al giudizio degli altri. Il quinto Po è la sintesi dei precedenti, è la responsabilità e la pienezza di sé: da qui inizia il processo di ascensione vero e proprio del Po-Hun verso lo Shen.

Le persone con un blocco a livello del quinto Po  non accettano il proprio ruolo, quella situazione e quella responsabilità. Presentano sintomi di tipo Yang nella parte alta del corpo come, ad esempio, accade nella menopausa.

Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 7, CV 9

 Sesto Po

Il sesto Po è in relazione con l’evoluzione spirituale che è strettamente legato al Cuore. Infatti dopo la menopausa ci si rivolge meno agli altri e si ritorna in se stessi e, quindi, è la capacità dopo aver superato le esperienze della vita, di capire profondamente gli altri, di sperimentare l’empatia, ma allo stesso tempo  ritornare in se stessi.

A livello del quinto Po l’individuo guarda ciò che è stato e che ha fatto e quindi è legato al ruolo, con il sesto Po si guarda ciò che si è, sganciandosi dal ruolo. Rappresenta la capacità di compassione.

Il sesto Po rappresenta ancora il completamento in se, si è al di sopra del giudizio, ogni cosa è vissuta in modo empatico per quello che è, senza doverla giudicare. Quindi al di sopra della dialettica Yin-Yang, bene-male, buono-cattivo.

Le persone con un blocco di questo Po sono incapaci di capire gli altri e di entrare in sintonia. Giudicano e criticano continuamente gli altri, la società in tutti i suoi aspetti.

 Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 8, CV 7

 Settimo Po

Il settimo Po è in relazione con lo Shen, la senescenza, la saggezza, l’abbandono del mondo esperienziale in favore della coltivazione spirituale. Corrisponde alla consapevolezza. A questo livello l’uomo è completo.

 Terapia:

  • GV 1, CV 15, attivazione
  • GV 9, CV 6

 Conclusione

Abbiamo visto che i primi tre Po rappresentano soprattutto il dinamismo del Rene, quindi rappresentano l’individualità, la formazione delle peculiarità della persona.

Gli ultimi quattro Po sono in relazione con  l’attività del Cuore e quindi rappresentano le aspirazioni.

Il concetto importante da ricordare è che lo Hun, che è il mediatore tra il Po e lo Shen, è presente ed attivo in ogni passaggio del Po ma soprattutto dal quinto Po in poi, collega maggiormente il Po allo Shen nelle ultime due tappe. La cooperazione tra lo Hun e il Po permette di conoscere l’autenticità dell’essere e di abituarsi alla propria natura.

I punti di attivazione del Po, abbiamo detto, sono il GV1 ed il CV15, che sono due punti Luo legati al Jing, per cui se vi è un disturbo di questo tipo ci sarà un problema emotivo, psichico, con una difficoltà a superare, a risolvere, ad attraversare un determinato Po e questo nella filosofia taoista vuol dire creare degli impegni che non si realizzano, come dei compiti che non si svolgono: tutto ciò produce la stasi di Sangue e quindi il disagio psichico.

Il messaggio sociale che  arriva ogni giorno è di accelerare, di fare in fretta, di saltare le varie tappe della vita. In realtà abbiamo visto che, secondo il modello Taoista, un individuo che salta una tappa perché ha fretta, si blocca a quel livello e  crea la sua immobilità.

 L’alterazione della salita del Po dipende dal fatto che si è incapaci di lasciare le cose vecchie per prendere le nuove, si rimane attaccati ad una forma sia psichica che corporea.

L’incapacità a lasciare il “vecchio” ha, come principale causa, il desiderare eccessivamente; sono le tentazioni della vita che non vengono detossificate ed eliminate del Fegato, in questo senso ritorna la relazione tra Hun e Po.

Il Po “vecchio” che non viene abbandonato, che non muore, rimane nell’organismo come un fantasma; questo Gui interno può attirare i Gui esterni e provocare patologie psichiatriche acute e molto gravi.

Oppure può trasformarsi in Gu, parassiti dell’anima.   Questi si diceva che venivano perché si mangiano troppi cereali allora l’organismo si indebolisce e veniva punto da degli insetti che venivano chiamati Chong, che poi creavano i parassiti dell’anima detti GU.

Ovviamente il discorso è da intendere metaforicamente, in quanto l’eccesso di cereali è da intendersi come l’eccesso di desideri, l’insoddisfazione continua che ci porta a continuare a desiderare e non si è mai soddisfatti delle cose, si è avidi si vuole troppo.

Anche i GU se persistono si possono trasformare in GUI e possono richiamare gli spiriti, i fantasmi che hanno attività per quel tipo di patologia (quindi patologie ancora più gravi).

Quindi troppo desiderio andrebbe non solo ad alterare il Po in cui ci si trova, che diventa la nota dominante, ma oltre a questo si sarà più fragili e più aggredibili dai Chong, insetti (disturbi mentali), che sono i parassiti dell’anima; questi se si aggravano diventano GUI sviluppando una patologia ancora più grave.

 Katja De Lang

Canton Ticino (Svizzera)

Info e chiarimenti: katja.delang@gmail.com 

(Chi volesse approfondire veda ladispensa “Le basi fisiologiche e filosofiche della psichiatria”)

 

Commenti 5

Bellissimo caso. Per quanto riguarda PRIRITI E RISVEGLI..
Volevo condividere una esperienza con il DAI MAI. Paziente di anni 50 si presenta in studio per pruriti diffusi senza lesioni sulla pelle con particolarità di avere risvegli verso le ore 2 di notte con questo prurito diffuso , il paziente riferisce di essere una persona che soffre molto l’ingiustizia di una separazione e di una causa civile penale ancora in corso e che lui stesso dice di non poter "lasciare andare questa ingiustizia e questa rabbia che ne consegue" . 
Essendo un soggetto legno( per non saper né leggere né scrivere ) osservando la lingua leggermente violacea quindi Stasi di Qi di Fegato , CONSIDERATO TUTTO faccio una seduta utilizzando il Dai mai , GB 41 apertura e TR5 accoppiato , associo a questi 4 aghi dopo 20 minuti GB 31 specifico per il prurito diffuso . LASCIO TUTTI AGHI PER 40 MINUTI.
Prima della seduta aveva prurito lieve , dopo la seduta stava bene e quando torna dice che è dovuto scappare al bagno a casa per defecare . E’ stato meglio e dopo 4 giorni torna nel mio studio poiché questi pruriti ricominciano piu lievi  specie notturni e di nuovo eseguo lo stesso schema terapeutico dei 6 aghi come precedentemente descritto dopo 25 minuti di seduta il paziente mi chiama perché deve scappare al bagno , tolgo gli aghi, va al bagno e dopo essere riuscito dice di aver avuto una scarica diarroica di colore verdognolo ma di sentirsi svuotato e senza pruriti. Da piu di  tre settimane mi riferisce telefonicamente che è passato ogni tipo di prurito. Che si rifarà sentire se tornano i pruriti. Attendiamo. 
Con Voi vorrei porre alcune domande. Secondo Voi è stato un successo? Se si mi chiedo ae non sarebbe giusto proseguire con il DAIMAI per altre sedute,  quante? Grazie per attenzione.

Gianfranco Desiati
giovedì 28 ottobre 2021

Si, si cura anche la depressione sicuramente ma funziona solo se si indovina la diagnosi e di conseguenza la scelta del punto o dei punti da pungere.!

Dante De Berardinis
venerdì 27 febbraio 2015

buongiorno
vorrei chiedere se l’agopuntura cura anche una ostinata e cronica depressione.
grazie

melancholia
venerdì 27 febbraio 2015

Sebbene il caso clinico si riferisca a una mia paziente, per il commento bisogna ringraziare il grande Dante, che ha spiegato ciò che io ho fatto intuitivamente....
Grazie Dante!!!

Katja Delang
venerdì 30 gennaio 2015

Grazie Katja!

matteo zanella, bergamo
venerdì 30 gennaio 2015

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