Virosi festiva

Motivo della consultazione

23 dicembre: giovane donna di 5° età[1]. Tosse e febbre, senso di freddo addosso, astenia, artromialgie, in particolare una lombalgia con irradiazione sciatalgica con la “strana” caratteristica di peggiorare a riposo e di notte. “Ho preso freddo, ieri pomeriggio, quando sono andata a fare i massaggi alla schiena”. Cominciamo la solita trafila di rimedi che vanno da quelli della nonna giù giù a tutti i parenti: vin brulè ben speziato (partecipo per prevenzione) , sale caldo sui reni, Munostim, Omeogrifi, Echinagena.
E alla fine santa Tachipirina.
Un bel mischione insomma, fra omeopatia, allopatia, erboristeria e trattamenti fisici (il vin brulè lo classificherei fra i trattamenti ad impatto fisico …).
24 dicembre: peggio che peggio. D’altra parte si sa: prima di tre giorni il corpo soffre e non gode della reazione che la malattia invoca. Continuano febbre, tosse, lombo-sciatalgia, e continua il mischione di rimedi, paracetamolo compreso. Infagottata a letto. Come anche a Natale.
A  Santo Stefano compare faringite. Mi provo a trattare in manipolazione C3 come ci ha insegnato Fausto Marchi. E funziona. Almeno il mal di gola non c’è più. Anche la febbre intanto si presenta ridotta. Permane la lombo sciatalgia. Provo le manipolazioni anche per quella: L5 con discreto risultato, almeno iniziale. La notte però riprende il dolore, non più sciatalgico, ma francamente lombo-dorsale, crampiforme, insopportabile. Tachipirina: la notte è fatta per dormire, non per manipolare ...
Passano i giorni, passa la febbre, permane la tossettina ad accessi, stizzosa appena produttiva di catarro chiaro. Sono convinto che una radiografia svelerebbe immagini come di confluenza alveolare, ma sono certo (di una qual certa certezza) che comunque è un problema virale, e non ho nessuna intenzione di ritrovarmi a dover prescrivere un antibiotico: tutto il resto sta passando …
Tutto meno che la dorso-lombalgia, sempre crampiforme, sempre insopportabile, ora iperalgica su BL15, acquattata durante tutto il giorno e pronta a riesplodere, specie di notte, con una cadenza da poterci puntare il cronometro: ogni 8 ore. E ogni 8 ore Tachipirina. 1000 + 1000 + 1000 al dì.
Pazienza e forza, la virosi dura 7 giorni, e se ben curata solo una settimana!
Il 31 (ottavo giorno, sarebbe quello della risurrezione) il permanere della dorso-lombalgia senza accenno al miglioramento né per intensità, né per tempistica comincia a preoccupare la signora.
Proviamo a mettere 2 aghi?

Diagnosi

Penetrazione di freddo perverso. I massaggi aprono i canali, sicuramente quelli  superficiali. Il freddo è penetrato, ha superato la Wei Qi (astenia, sensazione di freddo), coinvolto la Ying Qi (tosse : è arrivata al tetto degli organi e il Polmone si è opposto con il Qi controcorrente). Forse ora anche la Ying Qi sta per essere superata. Forse il freddo patogeno non risolto sta attaccando la Yuan Qi …

Terapia

DM BL: BL40, BL15, BL10, GV20, BL10, BL15, BL40 con direzione degli aghi a circuito. Manipolazione esterno-interno-esterno. BL67 a sn.

Andamento clinico

Immediatamente dopo tolti gli aghi, sensazione di schiena rilassata. Scompare subito il dolore. Si ripresenta un modesto episodio di sciatalgia, poi più nulla. La contrattura dolorosa che da una settimana affliggeva senza sosta la signora è completamente sparita. Di colpo, basta Tachipirina.
Progressiva risoluzione dei rimanenti disturbi.
Permangono accessi di tosse, specie nell’esposizione al freddo esterno.

Discussione

Il freddo è il contrario del caldo. I vivi producono calore. Il freddo è la temperatura dei morti.

I cinesi –che erano contadini- erano dotati di spirito pratico. Forse non hanno mai enunciato in questo modo i principi, ma avevano ben presente la sequenza. Tanto che il primo testo di terapia che producono, lo Shan Han Lun, è dedicato alle malattie da freddo.

Quando un perverso freddo (che oggi possiamo identificare microbiologicamente come virus) impatta con un organismo, evoca una risposta automatica di difesa.
Wei Qi produce orripilazione per trattenere fra i peli un cuscinetto d’aria che contenga il calore, freddolosità con brividi o irrequietezza per produrre calore ex novo, contrattura e rigidità della schiena e delle spalle per il “chiudere” il meridiano Zu Tai Yang, renderlo impermeabile all’intruso non desiderato.
Se il confronto si risolve a favore di Wei Qi: tutto a posto! Estraneo allontanato.
Se lo Xie freddo prevale, penetra all’interno. Lo strato anatomico interessato sono ovviamente i muscoli, parte profonda del dominio Wei Qi, dove Ying Qi corre in soccorso del Qi superficiale in difficoltà. Ecco le mialgie.
La medesima strategia di soccorso di Ying QI a Wei Qi si presenta nello Z-F coinvolto: il Polmone, tetto, -cioè riparo, protezione- dei visceri. Attraverso il Polmone lo Xie può accedere al “sotto diaframma”, allo Stomaco e internarsi. Per evitare ciò l’organismo prepara con Ying Qi un boicottaggio, inverte il normale flusso del Qi degli Z-F interessati e così il Polmone invece di abbassare il QI  lo rigetta indietro. Questo è il QiNi, Qi ribelle o controcorrente. Questa è la patogenesi della tosse. Se fosse arrivato nello Stomaco avremmo assistito a rutti, nausea e vomito (sai che spettacolo!).
 Siccome il flusso del Qi è alterato e il Polmone –govenatore del Qi- impegnato con lo Xie, si ha astenia.

Per essere efficace la tosse deve essere produttiva, liberatrice. Il freddo così è rigenerante, purifica dai catarri umidi, come accade in alcune giornate invernali fredde e asciutte.
Se il Qi Ni dura troppo a lungo vuol dire che il perverso permane, c’è la possibilità che anche il “tranello” della Ying Qi non sia stato sufficiente ad allontanare lo Xie.
In questo caso il freddo perverso può andare ad insidiare la Yuan QI, o dopo essere stato confinato in un vaso luo, attraverso il legame luo-yuan, o direttamente attraverso il meccanismo della latenza. Succede in pratica che, falliti i tentativi di espulsione di Wei Qi e di elaborazione da parte di Ying QI, entra in campo la diplomazia e si decide per una convivenza in armi: lo Xie viene deviato in aree anatomiche di pertinenza Yuan Qi (ossa, midolli, cervello, vasi, utero) dove il Jing viene impiegato (e si consuma) per tenerli controllati (e successivamente al Jing le altre sostanze yin: Xue, Jin, Ye …). In questo modo vengono preservati gli Zangfu, cioè la possibilità di vivere.
I Meridiani Distinti (DM) si formano proprio in queste occasioni, come trabocchetti per assorbire lo Xie e deviarlo dal percorso che conduce agli Z-F, portandolo verso le strutture anatomiche legate alla Yuan Qi. Per questo si dice che i DM legano Wei a Yuan Qi.
Il legame con la Wei Qi dispone la sequenza dei DM dal Tai Yang allo Shao Yang allo Yang Ming associati agli Zang relativi, prima gli arti inferiori, poi i superiori: BL/KI, GB/LR, ST/SP, SI/HT, TE/PC, LI/LU.

Il  DM BL associato al KI è dunque il primo nella sequenza dei DM, è quello che è interessato dal patogeno per primo e  va trattato per primo. Lo Xie freddo è coerente col Tai Yang. Le contratture dolorose sono disposte lungo il percorso dorsale del DM BL. BL15 dolente corrisponde al Cuore a cui accede il DM BL seguendo il suo percorso.

Secondo le indicazioni di Jeffrey Yuen si trattano i punti di riunione inferiore (spesso porte della terra) e quelli superiori (spesso finestre del cielo), un punto del Du Mai per evitare gli scambi dx/sn, punti interessati posti lungo la traiettoria del meridiano. Il tutto seguendo un circuito circolare, evidenziato dalla direzione con cui sono infissi gli aghi.

La tecnica di manipolazione dell’ago esprime l’intenzione del terapeuta.
Se si vuole superficializzare lo Xie -quindi provocare una crisi di guarigione- si utilizza la triplice puntura superficiale-profondo-superficiale. Se si intende aiutare il soggetto a mantenere la latenza si imprime alla puntura il movimento profondo-superficiale profondo.
Quando si intende superficializzare si tratta anche il punto Jing distale, per contenere la reazione di espulsione. Se c’è lateralità si tratta all’opposto, se non c’è polarizzazione dx/sn del disturbo –come in questo caso- si trattano a sn le donne, a dx gli uomini, cioè all’opposto della lateralità di sesso.

I DM andrebbero trattati 3 giorni sì/3 giorni no per 81 giorni. Questo perché la Yuan Qi ha tempi lunghi di trattamento che richiedono informazione e tempo di elaborazione.
In questo caso il DM BL è stato trattato più sul versante Wei che su quello Yuan, quindi per breve tempo (unica seduta), con manipolazione espulsiva, utilizzando anche il Jing distale. Della strategia espulsiva la signora non era stata avvertita. E per fortuna non c’è stata crisi di guarigione importante.

Conclusione

Mi auguro di aver evitato una messa in latenza, e lo auguro anche alla signora, la “mia signora”.

Dr. Paolo Brici
Rimini


[1] Sono state proposte per la donna 7 età: infante, bambina, ragazza, giovane donna, giovane donna, giovane donna e giovane donna. La quinta età sta anagraficamente grossomodo fra i 45 e 55 anni. C’è chi ha voluto aggiungerne una ottava: lunga sopravvivente.

Commenti 3

Per Francesco
Munostim è: Echinacea 100mg, Thuja DH2 50mg, Propolis DH3 30mg, Eleutherococcus DH1 70 mg. Distribuito da Loacker porta sulla confezione una fascietta con sopra scritto medicinale omeopatico
Omeogriphi è: Aconitum napellus 5CH, Belladonna 5CH, Echinacea 3CH, Vincetoxicum 5CH, Anas barbarie hepatis et cordis extractum 200K, Cuprum3CH, Influencinum9CH. Distribuito da GUNA mi sembra che abbia i criteri di diluizione per essere omeopatico.
Non è questo l’ambito di discussione (che per altro non saprei neppure sostenere) su se l’omeopatia sia unicismo o uso di complessi.
Mi conforta la notizia che in massimo 24-36 ore Rhux Tox e Arnica avrebbero risolto il quadro, ma mi rallegro -e questa era la segnalazione- che il trattamento del distinto di Vescica l’abbia fatto in 24-36 minuti.

Per Pierluigi
Il caso era appunto l’occasione di descrivere l’aggressione di Xie perverso freddo e la reazione del corpo secondo il modello SIdA, col ragionamento clinico che mi ha condotto ad utilizzare DM BL con un risultato davvero inaspettato per efficacia.
Paolo

paolo brici
sabato 1 febbraio 2014

il sintomo "artralgie e lombalgia < dal riposo, di notte e brivid di freddo, e’ un sintomo patognomonico di RHUS TOX, che da solo o eventualmente alternato con ARNICA ,avrebbe aportato sollievo alla tua paz.in 24-36 ORE al massimo!
I rimedi che hai citato non sono omeopatici,bensi’ intrugli ,ideati da persone incompetenti che non hanno niente a che fare con l’OMEOPATIA! E’normale che non abbiano avuto effetto,mi sarei meravigliato del contrario !

francesco de martinis
giovedì 30 gennaio 2014

Complimenti per l’ottima efficace e brillante descrizione della patogenesi e dei meccanismi via via progressivi di aggressione del freddo perverso.

Pierluigi Biffi
mercoledì 29 gennaio 2014

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